Ecco la manovra sulla sanità. Ormai definiti i tagli per il 2015
Colpiti beni e servizi, dispositivi medici, specialistica, riabilitazione, cliniche private, personale e farmaceutica.
Colpiti beni e servizi, dispositivi medici, specialistica, riabilitazione, cliniche private, personale e farmaceutica.
Stasera il varo definitivo in Cdm, ma il quotidiano La Stampa anticipa il testo.
A Renzi: “Non è importante il numero delle Asl ma la loro buona gestione. Prezzo siringhe? Falso mito”. E alle Regioni: “I tagli al fondo li hanno decisi loro”.
Le parole del premier su numero Asl e costi standard per le siringhe non trovano consenso nelle forze parlamentari di maggioranza e opposizione.
Appello ai cittadini: “Mobilitatevi per tutelare i diritti dei malati”.
Prestazioni specialistiche e riabilitative “inutili” a carico del cittadino. Sforbiciata ai “primariati” e a ricoveri privati. Mazzata per la farmaceutica. Ma c’è stop Regioni. Rinvio al 23 aprile.
Comunicato di AAAROI – EMAC - AIPaC - CISL MEDICI - FASSID – FESMED -FP CGIL MEDICI – SNAMI SMI - SIMeT – SNR – UIL FPL.
Le posizioni, dopo un’apparente convergenza nella prima intesa del 26 febbraio, sembrano di nuovo inconciliabili.
Sul piatto il taglio di 2,352 miliardi al fondo sanitario, ecco l'ultimo testo dell’Intesa.
Per il segretario generale, è quanto avverrà dopo la decisione di rinviare i tagli previsti dalla stabilità a dopo le elezioni regionali di maggio.
Ansia crescente per la salute. Un miliardo di euro in più in un anno uscito dalle tasche degli italiani.
Nell'ultimo decennio tagliati 71mila letti, chiuso un ospedale pubblico su 4 e personale sceso di 24 mila unità.
I rinvii sui tagli in sanità erano solo un diversivo per arrivare al voto senza problemi.
“Tanto tuonò che piovve” dice un vecchio adagio, ma secondo il Segretario Generale sulla sanità diluvia.
Questa mattina anche l’Aula della Camera ha accordato la fiducia all’Esecutivo con 364 voti favorevoli e 185 contrari.
I nuovi tagli alla sanità preoccupano molto; una vera e propria macelleria sociale diversamente da quanto garantisce il Ministero del Tesoro.
Tutti l'avevano definito un buon accordo anche se molto ambizioso. Ma dopo una partenza sprint il Patto siglato a luglio 2014 è rimasto sostanzialmente inapplicato.
Le bugie, si sa, hanno le gambe corte e alla prova del primo provvedimento attuativo le disposizioni sulla sanità contenute nel cosiddetto d.l. Enti locali.
“Basta mortificare il nostro ruolo. Stop a gestione contabile della Salute”.
A una settimana dallo sciopero nazionale del 16 dicembre, le organizzazioni sindacali dei medici scrivono a Governo e Regioni per chiedere la disponibilità ad un confronto programmatico.
Ecco il dossier dell’Ufficio parlamentare di Bilancio. E nel 2017 non si possono escludere nuovi tagli.
Cresce la mobilitazione dei lavoratori per contratto e riorganizzazione dei servizi alle comunità.