RAR 2017: nulla di fatto in regione Lombardia

RAR 2017: nulla di fatto in regione Lombardia

RAR 2017: nulla di fatto in regione Lombardia

Continuano le trattative per l'accordo sulle Risorse Aggiuntive Regionali anno 2017, per ora non è stato raggiunto l'accordo.

In data 3 Aprile 2017, si è tenuto l’incontro con Regione Lombardia relativo all’accordo RAR 2017 Comparto, in tale incontro abbiamo chiesto a Regione Lombardia di:

  • incrementare l’importo delle RAR anno 2017 per riconoscere ai lavoratori della sanità lombarda il disagio causato dalle procedure di attuazione della legge di riforma del sistema di welfare che sembrano non avere mai fine;
  • dare disposizione alle ATS e ASST che ancora non lo avessero fatto, di incrementare i fondi con le risorse dell’art. 40 e RIA;
  • destinare quota parte dei risparmi derivanti dai piani di razionalizzazione triennali per l’incentivazione del personale, in base al DL 98/2011 così come stanno facendo altre regioni;
  • utilizzare i proventi su base aziendale delle attività sanzionatorie per la valorizzazione e il potenziamento delle figure professionali della prevenzione (ai sensi di quanto previsto dal d. Lgs. 81/2008).
  • quantificare e stanziare i proventi derivanti dalla libera professione proporzionalmente alla quota prevista per il personale di supporto indiretto cioè tutto quel personale che è coinvolto indirettamente per assicurare l’esercizio dell’attività libero professionale
  • aprire un serio confronto per valutare ogni possibile soluzione per armonizzare le retribuzioni del personale confluito nelle nuove aziende verso l’alto, ed evitare così che la riforma si trasformi in un ingiusto danno economico a carico di numerosi lavoratori (le perdite sui fondi della produttività potrebbero andare da un minimo di circa 100 a un massimo di oltre 1.000 euro per lavoratore);
  • continuiamo a segnalare a Regione Lombardia che le carenze di personale sono ormai diventate un problema insostenibile

La risposta di REGIONE LOMBARDIA è un incremento del fondo RAR per circa 2,5 milioni di euro (circa 70 euro lordi per lavoratore), da destinare a solo la metà del personale e il rifiuto a trattare le altre richieste sindacali se non in un imprecisato futuro.

La situazione degli operatori della sanità lombarda peggiora continuamente: assunzioni bloccate, stipendi bloccati, turni insostenibili, straordinari non pagati e ferie arretrate.

Di fronte a tutto questo Regione Lombardia si rifiuta anche di discutere le proposte che tutte le Organizzazioni Sindacali, unitariamente, hanno sottoposto.

Se Regione Lombardia non cambia registro le scriventi OO.SS si riserveranno di attivarsi nelle sedi opportune, mobilitando i lavoratori lombardi.

scarica il comunicato unitario

 

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