Librandi - Bonfili (Uil Fpl): “Situazione dei Pronto Soccorso al collasso”
Da anni la Uil Fpl sta denunciando la situazione esplosiva in molte strutture ospedaliere italiane, a partire dai Pronto Soccorso con lo stazionamento dei malati nelle barelle (nelle migliori delle ipotesi) nelle corsie e nei vari corridoi in attesa di essere trasferiti altrove; una situazione al limite che espone il personale medico ed infermieristico a turni massacranti e ad operare in condizioni proibitive.
Lo dichiarano in una nota il Segretario Generale della Uil Fpl Michelangelo Librandi ed il Coordinatore Nazionale Uil Fpl Medici Roberto Bonfili.
Nonostante le contenute dimensioni della spesa sanitaria (in rapporto al Pil e in valore assoluto), il Ssn è stato sottoposto ormai da troppo tempo a notevoli restrizioni (finanziarie, di personale, tecnologiche e strutturali), soprattutto nelle regioni sottoposte a Piano di Rientro, che hanno contribuito –proseguono Librandi e Bonfili - a contenere la spesa ma che stanno producendo effetti preoccupanti sulla capacità di erogare i servizi e sul funzionamento stesso, contribuendo anche ad alimentare le importanti disomogeneità presenti tra le varie Regioni e di conseguenza l’equità del sistema.
Per questo non possiamo più accettare che, ogni qualvolta si verifichino in sanità gravi episodi si punti il dito sempre e solo su infermieri e medici.
Gli ultimi avvenimenti sono l’ennesima prova che ad oggi ancora poco si è fatto: manca una rete efficiente tra territorio e strutture sanitarie; è stato effettuato negli anni un continuo taglio dei posti letto ( da aggiungere che spesso negli ospedali i posti letto disponibili sono in numero inferiore a quelli attribuiti a causa della mancanza di personale e degli accorpamenti di reparti causati da opere di ristrutturazione interminabili); il numero degli accessi nei pronto soccorso è aumentato senza riuscire a trovare soluzioni concrete per filtrare i casi meno urgenti; il blocco del turn over; mancanza di investimenti idonei in queste strutture e cosi via.
Tutto questo sta producendo un disservizio a scapito dei cittadini.
Basta prendersela con il personale medico, infermieristico, tecnico ed ausiliario - concludono Librandi e Bonfili -; noi tutti dovremmo rivolgere un plauso e ringraziarli per aver svolto sino ad oggi il proprio lavoro con estrema professionalità nonostante le condizioni di estremo disagio. Piuttosto si intervenga concretamente attraverso misure efficaci che diano rilancio al nostro Servizio Sanitario Nazionale considerato, nonostante tutto, il fiore all’occhiello dell’Italia.