San Matteo: Pronto soccorso insicuro la Uil chiede i vigilantes
Troppe aggressioni nei confronti del personale sanitario e i sindacati dicono «basta». E chiedono più sicurezza per mettere un freno agli episodi di violenza, fisica o verbale, di cui è vittima chi lavora all’interno del San Matteo.
Una situazione, sostengono dalla Uil sanità, che riguarda soprattutto i dipendenti del Pronto soccorso che dovrebbero essere tutelati con la presenza sul posto di guardie per prevenire e per intervenire in caso di aggressioni. Senza dimenticare, aggiungono, la totale mancanza di sicurezza nel parcheggio di viale Campeggi. Questione, quest’ultima, che verrà affrontata in un incontro, fissato la prossima settimana, con la direzione generale del San Matteo e il Comune.
In una lettera, inviata da Uil Flp alla direzione del policlinico, vengono elencate le criticità e richiesti vigilantes proprio all’interno del Pronto soccorso. «Qualche giorno fa - racconta Marco Grignani della Uil sanità - un paziente, probabilmente sotto l’effetto di sostanze stupefacenti, ha aggredito il personale che opera nell’area codici gialli mentre stava assistendo un altro paziente durante una crisi epilettica». E questo è solo l’ultimo di una serie di episodi, sostiene Grignani, ricordando che dieci giorni prima si era verificato un litigio tra parenti. «Con la conseguenza del coinvolgimento del personale sanitario che spesso interviene per sedare gli animi - precisa -. La mancanza di guardie nel reparto non consente prevenzione, nè la gestione della situazione in tempo reale».
Dai sindacati arriva la richiesta di tolleranza zero e «l’impegno da parte della direzione di garantire più sicurezza sia per i dipendenti che per pazienti e visitatori». «È necessaria - aggiunge Susanna Cellari, Uil sanità - l’istituzione di un tavolo permanente sulla sicurezza aziendale e la sottoscrizione di un accordo per la prevenzione e gestione degli episodi di aggressione verso gli operatori. Inoltre chiediamo che chi si rende colpevole di aggressione o minaccia verso il personale possa essere denunciato dalla direzione, in quanto datore di lavoro e quindi diretto responsabile della sicurezza».
Fonte: La Provincia Pavese - 7 gennaio 2017