Ex indennità infermieristica: CGIL, CISL e UIL chiedono l'integrazione dei fondi
La risoluzione dell'annosa questione relativa alla mancata applicazione dell'ex art. 40 CCNL 1998/2001 da parte delle varie aziende sanitarie lombarde è ormai divenuta di prioritaria necessità, soprattutto perchè, stante lo sbocco del riconoscimento delle progressioni orizzontali per il personale del comparto, risulta importantissimo reperire risorse da far confluire sul fondo contrattuale deputato a tale scopo.
L'ex indennità infermieristica, prima della modifica contrattuale apportata dal citato art. 40 CCNL 1998/2001, veniva riconosciuta al personale infermieristico al raggiungimento di determinate fasce di anzianità, successivamente, con l'applicazione dell'art. 40, l'importo delle indennità che sarebbero state maturate dal personale interessato al raggiungimento delle anzianità previste dovevano confluire nel fondo per il finanziamento dei percorsi economici orizzontali.
Nonostante questo dettame contrattuale, la maggior parte delle Aziende Sanitarie del territorio lombardo non ha ottemperato a quanto previsto dall'ex art. 40.
Sulla base di quanto esposto, lo scorso 14 settembre, le Segreterie Regionali di CGIL, CISL e UIL, hanno inoltrato nota formale alla Direzione Generale Welfare di Regione Lombardia, richiedendo il dettaglio delle Strutture Sanitarie nei confronti delle quali l’art. 40 ha ricevuto concreta applicazione e di quelle nei cui confronti lo stesso articolo non è stato applicato, indicando le specifiche ragioni di tali scelte.
CGIL, CISL e UIL hanno inoltre richiesto l’apertura di un tavolo di discussione e di analisi circa i fondi aziendali delle ASST e ATS lombarde.