Problematiche San Matteo: la posizione di CGIL, CISL e UIL al consiglio comunale di ieri
Politica pavese ha portato all'attenzione del consiglio comunale aperto del 30 maggio le criticità economico finanziarie del San Matteo emerse negli scorsi mesi, evento al quale ha partecipato anche il Presidente della Lombardia Roberto Maroni.
FP CGIL CISL FP e UIL FPL, in prima linea fin dall'esordio delle problematiche hanno partecipato al consiglio comunale nel quale hanno esternato alle parti politiche la loro posizione ed opinione sull'argomento, ritenendo opportuno parlare in primis del San Matteo, ma subito dopo anche di tutta la sanità della provincia di Pavia.
"Le notizie apparse a mezzo stampa in quest’ultimo periodo, con riferimento allo stato economico- finanziario del San Matteo, hanno creato preoccupazioni tra i lavoratori e la cittadinanza ma sarebbe stato più opportuno - incalzano i sindacati - ricevere notizie ufficiali dai vertici aziendali e non da articoli di giornale".
FP CGIL CISL FP e UIL FPL hanno richiesto a Regione Lombardia, oltre a farsi carico del risanamento dei debiti del San Matteo, così come è stato fatto per altre realtà sanitarie lombarde, di attivarsi anche per sanare tutte le problematiche relative alla mancanza di personale.
"Il San Matteo, - continuano i sindacati - ha una cronica e grave carenza di personale ed evidenziamo la necessita che vengano fatti investimenti sulle risorse umane e strumentali per garantire la sicurezza necessaria che, a nostro avviso, è a rischio per gli utenti e per i lavoratori, anche alla luce dell’applicazione della nuova normativa obbligatoria (legge 161) in tema di orario di lavoro che viene applicato solo sul 46% delle UU.OO."
Nel mese di Febbraio 2016 l’azienda ha certificato che il fabbisogno reale per portare a regime tutte le UU.OO. del San Matteo era: 52 Infermieri, 3 Ostetriche e 16 Operatori Socio Sanitari per un totale di 71 unità. Dati insufficienti per FP CGIL CISL FP e UIL FPL, secondo le organizzazioni sindacali mancherebbero in realtà almeno 85 Infermieri, 11 Ostetriche e 35 Operatori Socio Sanitari, per un totale di 131 unità, ben 60 unità in più rispetto alla ricognizione svolta dal San Matteo.
Necessario approfondire il tema dell’organizzazione del lavoro per il rilancio del San Matteo così come concordato tra FP CGIL CISL FP e UIL FPL e vertici del San Matteo in prefettura nel mese di Gennaio 2016, periodo nel quale le organizzazioni sindacali avevano proclamato lo stato di agitazione del personale. "Poiché le aziende stanno preparando la programmazione organizzativa aziendale strategica, da inviare a Regione Lombardia, auspichiamo che all’interno del P.O.A.S. siano privilegiati investimenti mirati, tecnologia e sinergia organizzativa" - dicono FP CGIL CISL FP e UIL FPL.
FP CGIL CISL FP e UIL FPL hanno anche puntato il riflettore sulla ricerca, definendola un cardine importante per il San Matteo, per il suo sviluppo e il recupero del ruolo sanitario sul territorio e per la quale occorre costruire sinergie con gli altri soggetti interessati, Università, C.N.A.O. e gli altri I.R.C.C.S. del territorio pavese e lombardo. "Auspichiamo che Regione Lombardia in sinergia con il Ministero trovi un giusto riconoscimento giuridico ed economico per quanto riguarda i ricercatori".
Secondo FP CGIL CISL FP e UIL FPL è necessario aprire un ragionamento più ampio che riguardi tutta la sanità provinciale, aprendo una discussione su tutto il territorio e ragionando su riorganizzazione e razionalizzazione, con lo scopo di dare ai cittadini un servizio efficiente ed efficace.
"Per questo - continuano FP CGIL CISL FP e UIL FPL - proponiamo un tavolo istituzionale provinciale che, attraverso la lettura dei bisogni di salute del territorio, cosi come previsto dal riordino della Legge Regionale 23, possa offrire un servizio mirato e di qualità, valorizzando l’eccellenza del nostro territorio, composto dai sindaci, dai Direttori Generali delle aziende sanitarie pubbliche e private che operano nella nostra provincia, dall’ A.T.S. che ha un ruolo fondamentale sulla programmazione/vigilanza e dalle parti sociali, volto a soddisfare i bisogni e le esigenze che pervengono dai cittadini pavesi e da quelli che provengono da tutta Italia, creando così, le condizioni per ridare al San Matteo il ruolo di leadership della sanità pavese e nazionale. Per questo chiediamo al Sindaco di Pavia, in concerto con il Presidente della Provincia, di farsi carico dei problemi da noi evidenziati coinvolgendo tutti i soggetti aventi titolo e competenza compresi i medici di base, che non possono esimersi dalla nuova riorganizzazione, per affrontare le problematiche che la nostra sanità a livello provinciale sta attraversando".
FP CGIL CISL FP e UIL FPL hanno anche ricordato e ringraziato tutte le lavoratrici e lavoratori del San Matteo, che con professionalità e dedizione, rinunciando a ferie e riposi, hanno garantito le cure e le prestazioni alla cittadinanza.
FP CGIL CISL FP e UIL FPL restano in attesa di risposte e azioni concrete, per risolvere i problemi della sanità in provincia di Pavia, diversamente metteranno in atto tutte le iniziative necessarie al fine di sensibilizzare la cittadinanza sui punti menzionati.