ASST Pavia. Ospedali pavesi, mille euro in più ai dipendenti

ASST Pavia. Ospedali pavesi, mille euro in più ai dipendenti

ASST Pavia. Ospedali pavesi, mille euro in più ai dipendenti

Mille euro in più in busta paga: mille euro che, mediamente, entreranno nelle tasche dei lavoratori degli ospedali territoriali a partire dal mese scorso, gennaio 2016, sino al dicembre prossimo. La decisione è frutto dell’accordo siglato l’altro giorno tra Asst di Pavia (Azienda socio sanitaria) e sindacati dei lavoratori. Un incontro fiume, iniziato di mattina e terminato a sera. Si è parlato, appunto, di progressioni economiche orizzontali, capitolo concluso con il sì delle parti.

Da un lato l’Azienda, dall’altro i rappresentanti di Cgil, Cisl, Uil, Fials e Fs, oltre alle Rsu: sul tavolo un fondo di 427mila euro da destinare, appunto alle progressioni economiche orizzontali, ossia ad aumenti riconosciuti, secondo criteri consolidati, ai dipendenti delle strutture sanitarie territoriali. I dipendenti destinatari del provvedimento sono 557 su un totale di 2.200: si tratta di personale collocato in fascia 0 da più di 9 anni al 31 dicembre 2015, oltre che in fascia 1 e 2 con un’anzianità di 26 anni, sempre con riferimento a quella data. 

Per questo obiettivo nel 2016 era a disposizione un avanzo di 50mila euro, mentre il fondo utilizzato dall’azienda, e destinato allo scopo, ammontava a 427mila euro. Per la precisione 269mila sono stati destinati alla fascia 1 e 2 (ne beneficeranno 419 lavoratori), mentre 117mila sono andati alla fascia 0 (138 lavoratori). Alla fine della distribuzione, per convenzione tra le parti, rimarranno 40mila euro, un risparmio finalizzato a mantenere aperto il fondo per il 2016 (perchè in caso contrario si estinguerebbe).

L’aumento mensile in busta paga varierà a seconda delle fasce di riferimento, ma mediamente si può quantificare in 100 euro lordi, il che significa che a fine anno i lavoratori degli ospedali, nella specie tutte le figure del comparto, avranno in tasca mille euro lordi in più.

L’accordo soddisfa i sindacati, anche se – spiega la Uil – «se avessimo avuto più soldi sicuramente avremmo potuto fare di più». Il riferimento va agli esclusi dal provvedimento, ossia a quei 1.643 che non appartengono alle fasce 0, 1 e 2, ma a quelle superiori, e che quindi già ora percepiscono uno stipendio più alto. 

«La scelta è stata fatta in base alle storicità dell’Azienda – sottolinea Andrea Galeppi, segretario Uil Fpl –. È vero che sono rimaste escluse le fasce 3, 4 e 5, ma è anche vero che saranno quelle da prendere sicuramente in considerazione la prossima volta. Mentre le fasce beneficiate in questa occasione non lo saranno. In ogni caso il problema è sempre quello di dover fare i conti con disponibilità ridotte, che per forza di cose non possono soddisfare tutti coloro che lavorano nel comparto dell’Azienda socio sanitaria di Pavia».

di Donatella Zorzetto

Fonte: laprovinciapavese.gelocal.it - 6 marzo 2016

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