Decreto Lorenzin: a rischio diritto alla salute
“La preoccupazione tra i lavoratori ed i pazienti per l’entrata in vigore del decreto Lorenzin è sempre più crescente” così Giovanni Torluccio, Segretario Generale della UIL-FPL e Roberto Bonfili, Coordinatore dell’Area Medici-UIL-FPL
“I nostri rappresentanti sindacali all’interno delle strutture sanitarie lamentano una grande tensione tra i pazienti, che si riversano direttamente negli ospedali, dopo il diniego da parte dei medici di base, che, per legge, non possono più prescrivere determinati esami diagnostici” continuano i sindacalisti, che affermano “Il governo deve avere il coraggio di dire la verità ai cittadini", ovvero che " devono pagare ciò che fino ad ora hanno avuto gratuitamente.”
“I Medici si trovano tra due fuochi: quello del rischio del contenzioso legale con i pazienti e quello delle sanzioni per la prescrizioni di esami inutili. La lotta all’inappropriatezza passa dalla riduzione degli sprechi, da un più attento percorso di prenotazione delle prestazioni e dalla riorganizzazione dei servizi, mentre i medici devono poter continuare a fare il proprio lavoro, liberamente secondo coscienza, senza ricatti e senza essere sotto la minaccia di ritorsioni economiche, con sanzioni che vanno ad intaccare la parte di salario accessorio".
“Ci troviamo di fronte a grossi paradossi: ad esempio indagini strumentali potranno essere prescritte solo in presenza di una patologia già accertata, o di un intervento chirurgico o di un trauma subito -affermano Torluccio e Bonfili, che continua- Quando si sospetta una determinata patologia, invece, l’esame dovrà essere negato o pagato. E questo vuol dire rispettare la Costituzione Italiana che sancisce il diritto universale alla salute? Siamo di fronte ad una totale assenza di garanzie sul diritto alla diagnosi precoce, che garantirebbe ai cittadini la prevenzione della cura e allo Stato un risparmio complessivo annuo di circa 13 miliardi di Euro.
“Questo Governo miope, purtroppo, continua a tagliare fondi per il Patto per la Salute nel futuro triennio, a non sbloccare il turn-over in sanità costringendo medici e operatori sanitari a turni estenuanti, ad effettuare tagli lineari che invece di garantire nel Paese la sostenibilità di una sanità con elevati standard qualitativi, mirano allo smantellamento della sanità pubblica.”