Sconfitta la casa di riposo indennizzo a 12 lavoratrici
Un indennizzo di 1800 euro ciascuno circa per 12 lavoratrici della casa di riposo Sassi di Gropello. E 100 euro al mese in più se i turni resteranno uguali a quelli attuali tanto contestati già dall'autunno 2013, quando erano stati introdotti.
E'quanto dispone la sentenza del giudice del lavoro di Pavia dopo il ricorso di dodici turniste (su 27 in totale), tutte e dodici tesserate della Uil, contro la Fondazione che dirige la casa di riposo Sassi di Gropello, che ospita 95 anziani ed è una delle strutture più apprezzate in Lomellina.
Il nodo della questione è relativo ai nuovi turni della Sassi introdotti nell'autunno 2013 che hanno portato all'affidamento all’esterno di alcune mansioni e quindi ad un cambio nell'organizzazione del lavoro dei dipendenti interni. Modifiche che hanno reso possibili turni di una settimana consecutiva di lavoro (domeniche e festivi compresi quindi) con riposo all'ottavo giorno: il tutto però con stipendi uguali a prima.
Questo aveva provocato una reazione dura dei sindacati, in particolar modo della Uil che ha portato avanti il ricorso per le proprie tesserate. La tesi sostenuta dalla Uil nella causa era quella che il riposo sistematico dopo sette giorni di lavoro doveva essere quantomeno indennizzato economicamente aumentando quindi il salario mensile.
«Una capitalizzazione del sacrificio che il tribunale ha individuato in 100 euro mensili circa per le dipendenti che effettuano questi turni, 27 lavoratrici assunte direttamente dalla Fondazione - spiega il presidente provinciale della Uil Fp, Maurizio Poggi, in prima linea da due anni per la vicenda di Gropello - Inoltre il tribunale ha riconosciuto che alle 12 lavoratrici che hanno presentato ricorso vadano pagati gli arretrati di questo sacrificio partendo da un anno e mezzo fa». A conti fatti, quindi, in una delle prossime buste paga le 12 dipendenti si troveranno circa 1800 euro in più. «La dirigenza della casa di riposo ci ha già contattato per parlare di una revisione dei turni che eviti, com’era già possibile fare fin da subito, il riposo dopo sette giorni di lavoro consecutivi - aggiunge Poggi - Ci incontreremo a breve e, se ci sarà l’accordo, i turni potrebbero cambiare per tutte e 27 le dipendenti, quindi anche per quelle che non avevano presentato il ricorso al giudice del lavoro».
di Sandro Barberis
Fonte: La Provincia Pavese - 24 dicembre 2015