Ospedale Stradella, 6600 ore non pagate
Straordinari non pagati per 6.600 ore, cifra che copre complessivamente il dovuto agli infermieri dell’ospedale di Stradella. Si fa sempre più grave la situazione lavorativa dei dipendenti dell’ospedale stradellino, situazione che si trascina da mesi e che, secondo i sindacati, «non può che aggravarsi con l’applicazione delle nuove norme sulla turnazione».
È il reparto di Medicina il più in difficoltà quanto a straordinari accantonati e non pagati dall’Azienda ospedaliera: complessivamente sono circa 2.500 le ore da recuperare, ore fatte nel 2014 e 2015. Nello specifico,ci sono infermieri che ne hanno accantonate circa 400, e che ancora attendono i relativi compensi. Nella graduatoria degli straordinari “congelati”, subito dopo viene Chirurgia, con 1.300 ore. Seguono Ostetricia, con 1.000 ore, il Pronto soccorso, con 500, e infine Ortopedia-Traumatologia con 300. Questo è il numero di straordinari accumulato in presenza della normale turnazione, segno, secondo le organizzazioni sindacali, del fatto che «il personale nei vari reparti è insufficiente».
«Se guardiamo a straordinari e ferie, il quadro a Stradella è drammatico – sottolinea Patrizia Sturini, segretario provinciale Cgil Fp –. Soprattutto a Medicina era prassi il turno a quattro, che garantiva un solo riposo anzichè due. Per questo ci sono dipendenti che hanno accumulato 300 ore di straordinari lo scorso anno e 130 in questo. Per non parlare delle ferie arretrate: ci sono infermieri che hanno ancora 32 giorni da fare per il 2015. Considerando che l’Azienda paga 30 ore ogni tre mesi, il monte ore non può che appesantirsi. E con i nuovi turni la situazione non può che aggravarsi. Serve una riorganizzazione».
Fausto Abbà, coordinatore Uil Fpl, fa i conti: «La Medicina necessita di 3 infermieri in reparto e 2 negli ambulatori, perchè con l’arrivo del primario Giovanni Ferrari le Mac sono più che raddoppiate; Chirurgia ne ha bisogno 2, come anche Ortotrauma. Quindi per applicare il nuovo contratto regionale abbiamo bisogno complessivamente di 9 infermieri, così da poter alleggerire un po’ il personale. Il reparto di Medicina funziona nonostante la carenza di personale medico e infermieristico, e nonostante un tasso di saturazione superiore al 97%».
Anche Sandro Vaccari guarda alla nuova turnazione. «Il problema è capire quale sarà la ricaduta con l’applicazione dei nuovi turni – dice –. Si verificheranno sicuramente dei problemi, che affronteremo in modo specifico. Quelli accantonati, dunque, non sono straordinari ma ore aggiuntive. Perchè la normale gestione del turno non dovrebbe generarli». «Dall’anno scorso l’Azienda ha inserito 45 nuove persone in organico – conclude Vaccari –, poi scese a a 33 calcolando le fuoriuscite, ma ciò nonostante non è riuscita a coprire le nuove turnazioni. La buona volontà dei dipendenti non può supplire all’applicazione delle regole».
di Donatella Zorzetto
Fonte: La Provincia Pavese - 12 dicembre 2015