Torluccio (uil-fpl): dopo la definizione dei comparti, riparta subito la stagione dei rinnovi contrattuali
I contratti dei dipendenti pubblici sono fermi da ormai sei anni, che diventano sette se si considera il tempo da quando il Governo, tramite l’Aran, e le parti sociali, non si siedono ad un tavolo per riscrivere le regole economiche del pubblico impiego.
Nell’incontro tenuto all’Aran, per effetto della legge Brunetta, è stata discussa la riduzione del numero dei comparti, che non possono essere superiori a 4. Questo passaggio si rende necessario per poi procedere al rinnovo contrattuale già nel 2015 che per noi rimane la priorità –questa la posizione ufficiale della UIL, sostenuta al tavolo dal Segretario Confederale Antonio Foccillo.
“Chiudiamo subito la partita dei comparti per poi procedere speditamente alla riapertura del tavolo negoziale sul rinnovo dei contratti dei dipendenti pubblici” ribadisce Giovanni Torluccio, Segretario Generale della UIL-FPL, anch’egli presente al tavolo.
“Il Governo deve darci risposte certe sull’avvio dei negoziati e sulle risorse da stanziare per il rinnovo nella manovra che sarà approvata nei prossimi giorni”-afferma Torluccio, che continua-“ la sentenza della Consulta contro il blocco dei contratti va rispettata, ma non ci bastano le risorse per il solo triennio. vogliamo tutti gli arretrati: i dipendenti pubblici hanno pagato troppo caro il prezzo della crisi, perdendo notevolmente il loro potere d’acquisto.”
“Si paventa un possibile aumento di 15 euro, che riteniamo offensivo e ridicolo. Se così fosse, la nostra risposta sarà forte e capillare.”