Tutte le OO.SS. di Comparto, Dirigenza Medica e Dirigenza SPTA congiuntamente alla RSU contro il ridimensionamento del San Matteo!
Da sempre le OO.SS. e la RSU aziendale si sono poste in prima linea per contrastare le ripercussioni date dai continui tagli operati da Governo e Regioni alla sanità che, inesorabilmente, hanno impattato anche sul nostro San Matteo e, di conseguenza, su utenti e operatori.
Regione Lombardia, lo scorso 14 maggio, ha deliberato l’avvio del Piano di Gestione delle Risorse Umane (PGRU) per l’anno 2015 e la determinazione del budget 2015 per l’assunzione di personale a tempo indeterminato e determinato per le aziende sanitarie pubbliche, assegnando al San Matteo l’importo invalicabile di 159.567.000 euro per la spesa del personale.
Tale budget si è rivelato totalmente insufficiente, basti pensare che l’azienda si è ritrovata con 1.800.000 euro in meno rispetto allo scorso anno da destinare al costo del personale del San Matteo, tale riduzione risulta INCOMPRENSIBILE stante l’apertura del nuovo DEA che ha determinato la necessità di un aumento di personale con conseguente incremento dei costi di gestione.
Immediatamente, OO.SS. e RSU, si sono attivate per mettere in sicurezza utenti e operatori, richiedendo e ottenendo dall’Amministrazione la sottoscrizione di un accordo di salvaguardia finalizzato al mantenimento degli standard assistenziali a fronte della riduzione del budget per il costo del personale.
Ma la sottoscrizione di tale accordo non ci è bastata, abbiamo infatti fatto pressione affinchè la Direzione strategica chiedesse alla Regione un aumento del budget per il costo del personale, intervento necessario per poter garantire tutto il personale necessario al buon funzionamento del San Matteo e per poter mantenere in servizio tutti gli operatori che da anni operano con professionalità e grande senso di responsabilità all’interno del nostro ospedale.
Recentemente, il taglio operato da Regione Lombardia, ha però determinato una riduzione in alcuni settori del policlinico, basti pensare alla proroga della chiusura estiva di un reparto di malattie infettive, alla riduzione dei posti letto di rianimazioni, chirurgia vascolare, neurochirurgia e di due sedute operatorie presso il blocco DEA.
Riteniamo tale situazione INACCETTABILE e PREOCCUPANTE, soprattutto per il ruolo che il San Matteo riveste a livello locale, regionale e nazionale, la cui dimensione va quindi al di la delle necessità di una cittadinanza di 65.000 abitanti e che trova il suo ruolo nell'essere sia polo universitario che IRCCS, oltre che svolgere funzione di centro hub per la Lombardia sud-occidentale.
Risulta quindi quanto meno contradditorio il comportamento dell'assessorato regionale riguardo questo ultimo punto, sia per ciò che riguarda la riduzione delle risorse destinate al costo del personale che al conseguente depauperamento del numero dei posti letto e prestazioni, azioni che, se non tempestivamente arginate, porteranno irrimediabilmente ad un ridimensionamento della sanità pavese, con tutte le conseguenze del caso a carico dell’utenza.
Lo scorso 4 settembre abbiamo incontrato i vertici aziendali per fare il punto della situazione sull’approvazione del PGRU e, alla nostra richiesta di mantenimento in servizio del personale precario, la Direzione ha risposto che il termine di proroga dei contratti a tempo determinato al 30 settembre non è più vincolante come precedentemente comunicato e, sulla richiesta di implementazione del budget annuale per il costo del personale, i vertici aziendali hanno confermato l’approvazione del piano presentato e la predisposizione per il prossimo 28 settembre di un incontro presso la Regione Lombardia per avere risposte in merito alla richiesta di aumento del budget.
Rimaniamo quindi in attesa della risposta della Regione ed è scontato dire che, se non sarà soddisfacente, metteremo immediatamente in campo tutte le azioni necessarie per contrastare questa assurda politica regionale ed evitare il ridimensionamento San Matteo!
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