Nuovo regolamento sugli standard ospedalieri
Trasmettiamo il testo del decreto sugli standard ospedalieri - “DECRETO 2 aprile 2015, n. 70 - Regolamento recante definizione degli standard qualitativi,strutturali, tecnologici e quantitativi relativi all'assistenza ospedaliera. (GU n.127 del 4.6.2015) - previsto dalla legge 135/2012 sulla cosiddetta “spending review” e definito dopo un lunghissimo e acceso confronto tra Governo e Regioni.
Il Decreto entrerà in vigore il prossimo 19 giugno e prevede che entro tre mesi da tale data le Regioni adottino i provvedimenti generali di programmazione, che dovranno trovare attuazione in coincidenza col periodo temporale del Patto per la Salute 2014-2016.
E’ importante prepararsi subito al confronto in sede regionale perchè gli interventi previsti riguardano non solo gli standard di posti letto dell’intera rete ospedaliera – pubblica e privata – ma una sua profonda riorganizzazione, con la classificazione degli ospedali in tre livelli di complessità e intensità di cura, la ridefinizione di standard organizzativi, strutturali, tecnologici e di qualità, la ridefinizione dei criteri per l’intera rete di emergenza urgenza, l’integrazione ospedale-territorio attraverso gli Ospedali di Comunità a gestione infermieristica.
Sicuramente il tema più immediato e pesante sarà quello della riduzione dei posti letto conseguente all’applicazione dei nuovi standard, da gestire salvaguardando gli operatori e i cittadini rispetto alle condizioni di lavoro e al volume delle prestazioni.
Ma anche l’applicazione delle nuove norme sull’accreditamento delle strutture private richiedono urgente attenzione. Infatti se il divieto di accreditamento per le case di cura plurispecialistiche con meno di 60 posti letto decorrerà dal 1 gennaio 2017, per quelle con meno di 40 posti letto lo stop parte da luglio 2015. Per queste ultime abbiamo notizia di alcuni accordi intervenuti tra associazioni datoriali e regioni per gestire le fasi transitorie, in attesa della eventuale trasformazione in strutture monospecialistiche o di altre scelte organizzative, la UIL FPL si è quindi tempestivamente attivata per verificare le situazioni dei rispettivi territori per evitare che, all’ultimo momento, si verifichino situazioni potenzialmente drammatiche per operatori e pazienti.
Più in generale, e parallelamente alle azioni che saranno intraprese nei rispettivi territori per consentire la partecipazione della nostra Organizzazione alla definizione dei processi di riordino, la UIL FPL effettuerà valutazioni specifiche sull’impatto che avrà l’applicazione della nuova normativa e sui possibili correttivi da ricercare a livello locale e nazionale.
scarica il testo del Decreto 2 aprile 2015, n. 70