Sanità. Torluccio (UIL FPL): “Dopo le elezioni arriveranno gli altri tagli”
Prima il lungo scaricabarile su a chi dovesse essere imputata la responsabilità di dover tagliare ancora risorse alla sanità, al Governo che impone riduzioni insostenibili dei finanziamenti ai territori senza prevedere le conseguenze, o alle Regioni le quali, nonostante i proclami di una sanità prossima al collasso, stanno procedendo con i tagli.
Poi la lunga serie di rinvii della firma dell’accordo in Conferenza Stato Regione, sino all’annuncio di ieri del Presidente Chiamparino secondo il quale tutto è rinviato a Giugno, dopo le elezioni.
Sinceramente queste ultime dichiarazioni non ci stupiscono; abbiamo la sensazione che una volta incassato il voto dei cittadini arriverà la batosta.
Lo dichiara in una nota il Segretario Generale UIL FPL Giovanni Torluccio.
E alla fine, dopo tutto il gran parlare - prosegue Torluccio- l’unica cosa di vera sostanza è che al Fondo Sanitario saranno tagliati altri 2,352 miliardi, più i circa 300 per l’edilizia sanitaria.
Ci domandiamo inoltre se questi tagli li concentreranno negli ultimi sei mesi.
Come vogliono ridurre questa sanità? Stiamo parlando di una riduzione di risorse che sommata alle misure già previste dal Governo Monti e Letta supereranno il tetto di 5,2 miliardi per il solo 2015.
A spese, come al solito, degli operatori sanitari, chiamati ancora una volta a tappare le falle di una organizzazione sempre più traballante e, ovviamente, dei cittadini i quali si vedranno ulteriormente ridurre l’accessibilità ai servizi, la qualità e la sicurezza delle cure.
E di chi sarà la colpa se accadranno fatti irreparabili? Degli infermieri e dei medici costretti a turni massacranti a causa del blocco del turn over e a lavorare in condizioni quasi proibitive o di chi sta distruggendo la sanità con questi continui tagli?
Non è stata spesa una sola parola sulla possibilità di coprire la riduzione dei trasferimenti attraverso la lotta agli sprechi. Ricordiamo che ad oggi – prosegue il Segretario Generale Uil Fpl – esistono carrozzoni voluti e tenuti in piedi dalla politica quali le oltre 30.000 stazioni appaltanti; ricordiamo che non sono stati effettuati tagli ai vitalizi, né sono stati ridotti gli enormi costi della politica che rappresentano il vero problema di questo paese. Proseguendo su questa strada finiremo come molti altri Paesi del mondo, dove prima di effettuare una semplice analisi chiederanno la carta di credito. Corriamo il rischio di creare una sanità dove solo i ricchi potranno curarsi; tagliare il Fondo Sanitario Nazionale oggi vuol dire tagliare servizi ai cittadini . Chi lo fa – conclude Torluccio - si assume la responsabilità di mettere in discussione il diritto alla salute, sancito nella nostra Costituzione.