Molti dubbi sulla nuova proposta di Regione Lombardia per calcolo del fabbisogno del personale
Lo scorso 3 marzo, presso la Direzione Generale Sanità Lombardia, si è tenuto un incontro tra le OO.SS. di Comparto e Dirigenza e il Direttore Generale Walter Bergamaschi.
Le OO.SS. sono state convocate per l’illustrazione della nuova proposta per la stima del fabbisogno del personale del Comparto e della Dirigenza.
L’obbiettivo dichiarato dalla DGS è quello di modificare l’attuale sistema delle regole che riferiscono alla tematica del fabbisogno del persoanle, di fatto con la nuova proposta si propone di passare dal sistema di budget economico, all’individuazione di nuovi criteri “misurabili” per tutte le professionalità presenti nei vari enti.
Durante il dibattito tutte le OO.SS. hanno espresso apprezzamento rispetto all’obiettivo finale, che essenzialmente consentirebbe, se raggiunto, la possibilità di evidenziare con dati certi, le gravi carenze di organici che da tempo noi operatori del sistema denunciamo.
Le OO.SS. nel contempo hanno chiesto di conoscere in concreto quali siano stati gli elementi che hanno portato alla formulazione della proposta, evidenziando molte incongruenze contenute nel documento presentato, quali ad esempio, il riferimento alle ore lavorate che però non tengono conto delle molteplici ore di straordinario accumulate, le ferie non godute, la mancata presa in considerazione del personale con limitazioni, la mancata differenziazione sul calcolo delle diverese professionalità e le tante problematiche in cui attualmente è costretto a vivere quotidianamente tutto il personale.
A fronte di questa posizione unanime, il DG Bergamaschi si è reso disponibile ad aprire un confronto con le OO.SS., sottolineando gli obiettivi della proposta:
- portare in ecquilibrio economico la Sanità Lombarda, anche a fronte dei tagli subiti dal Governo;
- tentare di armonizzare il più possibile in sistema sanitario;
- dare risposte concrete alle situazioni di criticità.
Nel contempo rassicurava i presenti che da un primo esame fatto con il nuovo sistema, non vi erano situazioni di sovrannumero di personale in nessun profilo tali da prevedere eccedenze.
Ricordava, inoltre, l’obbligo legislativo che Regione Lombardia ha nei prossimi 6 anni e cioè quello di abbattere di 140mil il costo del personale.
Il confronto tra le parti si articolerà tramite tavoli tecnici, finalizzati, per ciò che ci riguarda, a sviscerare nel minimo dettaglio la nuova metodologia di calcolo del fabbisogno e alla correzione e modifica delle parti che non ci convinceranno.
La necessità di ricercare una nuova e più “aggiornata” metodologia di calcolo del fabbisogno del personale in sanità è sicuramente fondamentale, stante che l’attuale normativa è ferma al 1998, ma fondamentale è anche la necessità di formulare un metodo che non si riveli peggiorativo rispetto all’attuale.
La nostra Segreteria Provinciale si è da subito attivata per contribuire attivamente all’analisi e revisione della nuova proposta e sarà nostra premura tenervi aggiornati su questo importantissimo argomento, soprattutto per l’importanza che riveste la necessità di andare a colmare al più presto le ingenti carenze di personale che affliggono le nostre aziende sanitarie della provincia di Pavia.