Maugeri, approvato l’accordo
Tre lavoratori su quattro hanno detto sì all’ipotesi di accordo con Fondazione e i sindacali forti del mandato dato loro dall’76,20% dei dipendenti la firmeranno nei prossimi giorni.
Massiccia affluenza ai seggi: nei centri di Pavia, via Boezio e Montescano hanno votato in 989 su 1.180 aventi diritto (83,8%), in tutti i centri italiani i votanti sono stati 2.412. Tra i 271 dirigenti la percentuale dei votanti è stata del 91%. «La sottoscrizione dell’intesa – dicono Cgil, Cisl, Uil, Fsi, Cisal, Fials, Anaao e Cimo – consentirà alle organizzazioni sindacali firmatarie di tutelare al meglio tutti i lavoratori in una fase molto complicata della vita della Fondazione. Ringraziamo i lavoratori per la fiducia espressa nei confronti delle azioni intraprese dai sindacati».
Gli stessi sindacati spiegano che l’intesa avrà decorrenza 1 marzo 2015 e scadenza 31 dicembre 2017 e garantisce il mantenimento del contratto sulla sanità pubblica e prevede un taglio dello stipendio che va dai 20 ai 100 euro al mese. Meno di quanto inizialmente chiedeva l’azienda che ipotizzava un taglio del 20% delle buste paga. L’accordo garantisce anche il mantenimento dei livelli occupazionali. A livello nazionale i numeri dei favorevoli sono ancora più alti e toccano l’80,4% nel comparto e l’81,4% nella dirigenza.
Soddisfatto dell’esito del referendum Mimmo Galeppi (Uil): «C’è stato un riscontro democratico dei lavoratori che danno ancor auna volta la loro fiducia alla Fondazione adesso tocca alla dirigenza far lavorare bene l’azienda». «Un risultato molto positivo sia per l’elevata affluenza sia per l’approvazione dell’ipotesi di accordo – dice Gilberto Creston (Cgil) – Questo ci consegna una fiducia che i dipendenti hanno riposto alle iniziative dei sindacati e un motivo in più per lavorare verso l’uscita da una situazione certamente critica ma che guarda al futuro con prospettive positive per i dipendenti» Per Domenico Mogavino (Cisl) l’ok uscito dalle urne premia il lavoro fatto dai sindacati per «salvaguardare il contratto pubblico con tutte le prerogative sia normative sia economiche»: «L’ultima parola però spetta va ai lavoratori e loro hanno detto sì a un’intesa che non ci soddisfa per le ripercussione che ci saranno sui dipendenti, ma tra i due mali hanno scelto con sofferenza il minore. Visto lo sforzo dei lavoratori pretendiamo dalla dirigenza attenzione per evitare altre crisi nel triennio: con senso di responsabilità l’amministrazione si rimbocchi le maniche vista la grossa mano che stanno dando loro i lavoratori».
Soddisfatta anche la dirigenza per « il grande senso di responsabilità manifestato dal personale»: «Una prova del senso di appartenenza di lavoratori che rappresentano l'eccellenza nel loro settore e che mostrano la capacità di cogliere profondamente il senso di un'azione rigorosa di risanamento e di rilancio. Azione che ora prosegue verso l'accordo con i debitori, banche e fornitori, e dà maggiore concretezza al percorso di uscita dalla fase di concordato con riserva a cui Fondazione Maugeri è stata ammessa. Un'azione che sta registrando il decisivo impegno di tutti gli attori in campo, in particolare dei sindacati dei lavoratori, e che merita il giudizio e l'avallo anche delle istituzioni, in primis della Regione».
di Linda Lucini
Fonte: La Provincia Pavese - 14 febbraio 2015