Riforma del sistema camerale, Torluccio (UIL FPL): “Salvaguardare i livelli occupazionali e migliorare i servizi alle imprese”
E’ indispensabile l’apertura di un confronto con le organizzazioni sindacali per modificare l’A.S. 1577 nella parte relativa alla riforma del sistema camerale.
Lo comunica in una nota il Segretario Generale della Uil Fpl Giovanni Torluccio.
Il Governo, sordo e cieco a tutte le osservazioni, ha approvato l’art. 28 del DL 90/2014, n. 90 riducendo nel corso del prossimo triennio del 50% il diritto annuale. Occorre ricordare a tutti che nelle intenzioni del Governo non era prevista la riduzione del diritto annuale ma la sua totale abolizione.
Non soddisfatto il Governo è ritornato nuovamente alla carica e all’art. 9 del disegno di legge 1577 hanno previsto la totale eliminazione del diritto annuale e il trasferimento del Registro delle Imprese al ministero dello Sviluppo Economico. La Uil Fpl - prosegue Torluccio - si è attivata in tutte le direzioni per la modifica dell’art. 9 e rilanciare l’intero sistema delle Camere di Commercio.
Il disegno di Renzi sull’abolizione del diritto annuale e sul trasferimento al Mise del Registro delle Imprese è naufragato nuovamente per mancanza di coperture economiche. Fondamentale in tal senso è l’aver ottenuto il mantenimento del Registro delle Imprese, elemento essenziale per garantire il sistema camerale e permettere l’erogazione di un servizio rilevante per i cittadini ed il sistema delle Imprese.
Ma la riforma del sistema camerale è una partita ancora aperta su cui la nostra organizzazione continuerà a svolgere un ruolo non solo propositivo, ma di pressione e controllo sull’attività del Governo e del Parlamento.
Per questo la UIL FPL – conclude Torluccio - proseguirà nell’attività vertenziale e di mobilitazione, a tutti i livelli dell’organizzazione, con l’obiettivo di costruire un processo di riforma che dia garanzie al personale di tutto il sistema camerale salvaguardando le professionalità ed i livelli occupazionali, elimini gli sprechi e gli sperperi e garantisca qualità e quantità di servizi ai cittadini.