Congresso UIL, Barbagallo a Furlan: Paese già fermo, noi dobbiamo farlo ripartire
Si è da poco concluso il secondo giorno di lavori del XVI Congresso della UIL, in un clima ancora molto caldo in seguito alle vicende che hanno caratterizzato la giornata inaugurale. A tenere banco è ancora la forte contrapposizione con il Governo e lo sciopero generale di UIL e CGIL proclamato per il prossimo 12 dicembre.
Proprio in relazione allo sciopero assume un valore molto importante l’intervento del neo Segretario Generale CISL, Anna Maria Furlan, che parlando ai delegati ed invitati presenti al Palazzo dei Congressi di Roma ha espresso le motivazioni che hanno portato il Sindacato di Via Po a non aderire al suddetto sciopero. “Non ci sono motivazioni valide per fermare il paese” ha dichiarato la Furlan.
A queste parole ha replicato, a margine dei lavori congressuali, il leader UIL Carmelo Barbagallo, che premettendo di apprezzare lo spirito dell’intervento del Segretario della CISL ha dichiarato alla stampa: “Il Paese è già fermo e sta a noi trovare il modo di farlo ripartire. Dopo lo sciopero – ha continuato Barbagallo – mi auguro di poter riaprire un discorso unitario anche con la CISL”. Verte in questa direzione anche il pensiero, in merito, di Anna Maria Furlan, che ha assicurato la sua volontà di “riaprire scelte unitarie per evitare una divisione profonda che farebbe solo male al lavoro, ai lavoratori e al paese”.
Momento di grande emozione, alla fine dei lavori della mattinata, quello dell’addio alla Segreteria di Carlo Fiordaliso, un pezzo di storia di questa Organizzazione Sindacale, che si dimette dalla carica di Segretario Confederale dopo una vita passata ai vertici della UIL.
Lo sguardo è ora rivolto verso la giornata conclusiva di domani, quando il popolo dei delegati eleggerà la nuova Segreteria Nazionale, che avrà il compito di scrivere le prossime pagine di storia di questo grande Sindacato.