Coordinamento infermieri UILFPL: basta con continui attacchi alla professione infermieristica
Comunicato stampa Coordinamento Milano Lombardia
area della Professione Infermieristica
Dopo due anni di continui attacchi alla crescita della professione infermieristica, relativamente all’accordo sull’implementazione delle competenze infermieristiche, ci risiamo: la delibera 318 del 01.07.2014 della ASL RM B con cui si istituisce, nell’Ospedale Pertini di Roma, un’area di degenza a bassa e media intensità di cure a gestione infermieristica, ha scatenato di nuovo le ire di Anaao Assomed e Cosmed Lazio che, con una lettera indirizzata al Presidente della Giunta Regionale On. Nicola Zingaretti lo scorso 1 ottobre, definisce tale operazione “truffaldina, in primis ai danni dei pazienti e della cittadinanza”.
Per l’ennesima volta ogni intervento che metta in luce la figura dell’infermiere viene definito da queste organizzazioni sindacali come “un attentato alle esclusive competenze mediche” o addirittura come una “sotterranea guerra al ruolo medico nella sua interezza”.
Ma la cosa più grave ed offensiva è l’affermare che questa area di degenza venga considerata da Anaao Assomed e Cosmed Lazio “per pazienti di serie B”, svilendo le capacità organizzative infermieristiche affidate a quella che loro definiscono “la cosiddetta dirigenza infermieristica”.
Inaccettabili i termini utilizzati, anche quando viene affermato che tale delibera “pone gli infermieri in situazione di potenziale illecito per millantato credito e rischio di lesioni ai danni dei pazienti per incompetenze professionali”.
Inoltre constatiamo con rammarico il persistere della più totale ignoranza in materia di competenze e responsabilità infermieristiche, nonché della relativa normativa di riferimento, soprattutto quando viene scritto che “l’infermiere ha un ruolo assolutamente importante.. ma non centrale, assolutamente fondamentale.. ma non autonomo, assolutamente professionale... ma non esclusivo”, ignorando totalmente che l’infermiere è responsabile dell’assistenza generale infermieristica (D.M. 739/94), che sia passato da “professione sanitaria ausiliaria” a “professione sanitaria” (L. 42/99), che svolge con autonomia professionale attività dirette alla prevenzione, alla cura e salvaguardia della salute individuale e collettiva, espletando le funzioni individuate dalle norme istitutive dei relativi profili professionali nonché dagli specifici codici deontologici ed utilizzando metodologie di pianificazione per obiettivi dell’assistenza (L. 251/00).
Quindi affermare che l’infermiere non abbia un ruolo centrale, autonomo ed esclusivo all’interno delle proprie aree di competenza è un assurdità.
Anaao e Assomed si scagliano anche contro l’accordo politico-sindacale sottoscritto che, secondo loro, “ottiene un risparmio economico e la non contestazione della base infermieristica turlupinata dalle loro stesse capo e dal loro stesso sindacato”, che è un “Ultimo esempio di questa tentata erosione del ruolo del Medico, di millantato credito e di collusione politico-sindacale truffaldina nei confronti dei Pazienti e di tutti i Cittadini del Lazio” e che “intere categorie sanitarie non mediche non vogliono di certo cadere nella trappola tesa da un dissennato verticismo sindacale che fomenta lo scontro tra le professioni”.
Quindi, non solo un attacco e un offesa agli infermieri, ma anche a tutte le organizzazioni sindacali che li rappresentano, che vengono accusate di aver raggirato, abbindolato e truffato la professione infermieristica.
Ma Anaao Assomed non finisce qui… Con lettera datata 13 ottobre 2014 e indirizzata sempre al Presidente della Giunta Regionale On. Nicola Zingaretti, rilancia la battaglia contro le professioni sanitarie, questa volta scagliandosi contro l’accordo sindacale sulla dirigenza delle professioni sanitarie sottoscritto lo scorso 3 ottobre, tramite il quale viene data piena attuazione al dettato normativo riguardante l’istituzione della Dirigenza delle Professioni Sanitarie e dei Dipartimenti delle Professioni Sanitarie, nonché dei relativi Dirigenti.
Evidentemente anche in questo caso trattasi di accordo truffaldino che infastidisce l’organizzazione sindacale medica che, “sgomenta” dalla sottoscrizione di tale accordo in violazione della loro assenza al tavolo delle trattative, chiede a gran voce un immediato incontro “al fine concertare tempi e modalità di una seria e corretta concertazione in materia”.
Concludiamo queste meste considerazioni citando una frase di Anaao Assomed e Cosmed Lazio:
“La verità è che bisogna rimettere al centro il malato e le sue esigenze e non certo promuovere arrivistici campanilismi di categorie”.
ECCO, APPUNTO, AVETE DETTO BENE…. RIMETTIAMO AL CENTRO IL PAZIENTE E NON GLI INTERESSI DELLE CATEGORIE E QUESTO DEVE VALERE PER TUTTI!!!