Fisco. In arrivo il 730 precompilato
Per il 2015 sono in dirittura d'arrivo sostanziali novità in materia di semplificazione fiscale. Il Consiglio dei Ministri, nella giornata di ieri, su proposta ministro dell’Economia e delle Finanze, Pietro Carlo Padoan, ha infatti esaminato e approvato in secondo esame preliminare il decreto legislativo contenente disposizioni in materia di semplificazioni fiscali. "L’introduzione della dichiarazione precompilata realizza una rivoluzione nella gestione del rapporto tra Amministrazione finanziaria e cittadino, che per circa 30 milioni di contribuenti (lavoratori dipendenti e pensionati) inizia già nel 2015", spiega la nota diramata da Palazzo Chigi.
Vediamo in cosa consisterà questa rivoluzione. Attualmente spetta al contribuente l’indicazione dei dati per la compilazione del modello dichiarativo e l’amministrazione finanziaria è chiamata poi ad effettuare le verifiche e a comunicarne gli esiti. Con l’invio della dichiarazione precompilata, invece, è l’Amministrazione finanziaria il soggetto obbligato a raccogliere ed elaborare i dati, al fine di inviarne le risultanze al contribuente, secondo una rigida scadenza temporale. Al contribuente rimane l’obbligo di verificare l’esattezza e la completezza dei dati in possesso dell’Amministrazione finanziaria.
Per la spese sanitarie dovrebbero poi esserci ulteriori novità a partire dall'anno successivo. A partire dalla dichiarazione dei redditi da presentare nel 2016, relativa all’anno d’imposta 2015, infatti, si dovrebbe avere un’implementazione delle informazioni preliminarmente acquisite dall’Agenzia delle Entrate con i dati del sistema Tessera Sanitaria che consentirà di inserire nella dichiarazione i dati relativi alle spese mediche, di assistenza specifica e delle spese sanitarie che danno diritto a deduzioni dal reddito o detrazioni d’imposta.
La norma prevede, poi, l’istituzione, all’interno dell'Agenzia delle Entrate, di un’apposita unità di monitoraggio, la quale riceve e gestisce i dati contenuti nei flussi informativi sopra descritti, verificando la completezza, la qualità e la tempestività delle trasmissioni.
Il testo tornerà ora al vaglio delle Commissioni parlamentari competenti per il prescritto parere, successivamente, sarà ancora esaminato dal Consiglio dei Ministri per l’approvazione definitiva.
Giovanni Rodriquez
Fonte: Quotidiano Sanità - 20 settembre 2014