“Salario, salute, diritti, occupazione”: Uil-Fpl, Fp-Cgil e Uil-Pa scendono in piazza con una manifestazione nazionale

“Salario, salute, diritti, occupazione”: Uil-Fpl, Fp-Cgil e Uil-Pa scendono in piazza con una manifestazione nazionale

“Salario, salute, diritti, occupazione”: Uil-Fpl, Fp-Cgil e Uil-Pa scendono in piazza con una manifestazione nazionale

Grazie alle 30mila persone, lavoratrici e lavoratori, che oggi a Roma hanno preso parte alla manifestazione nazionale, organizzata dalla Uil-Fpl, Fp-Cgil e dalla Uil-Pa per rivendicare più assunzioni, salari dignitosi, maggiori risorse per la Sanità pubblica e le Funzioni locali e lo stop alle privatizzazioni, alle esternalizzazioni e all’aumento delle disuguaglianze tra Nord e Sud Italia. Il Governo non fa che impoverire i servizi pubblici. I dipendenti di tutti i settori pubblici stanno attraversando una crisi senza precedenti: pochi, svalorizzati, demotivati, sottopagati e costretti a turni massacranti per garantire l’erogazione dei servizi essenziali ai cittadini.
Quello che la nostra Organizzazione sindacale pretende sono: salari dignitosi capaci di recuperare il potere d’acquisto eroso dall’inflazione che ha superato il 17%, il rinnovo dei Ccnl di tutte le lavoratrici e i lavoratori pubblici e privati, un piano straordinario di assunzioni per compensare la cronica carenza di personale (mancano, infatti, all’appello 1.200.000 dipendenti pubblici; nel 2026 ne andranno in pensione 300mila e nel 2030 700mila). E poi la stabilizzazione dei precari, migliori e più sicure condizioni di lavoro. Servono maggiori risorse per la sanità pubblica per garantire cure universali e gratuite. È in gioco la dignità delle lavoratrici e dei lavoratori pubblici e il riconoscimento dei loro diritti costituzionali.
Chiediamo a Governo e Parlamento risposte concrete e adeguate nella prossima manovra economica attraverso ulteriori stanziamenti e un confronto con le OO.SS. per rinnovare i Ccnl e finanziare la sanità pubblica. Siamo il sindacato delle persone e non ci fermeremo fino a quando non vedremo rispettati tutti i diritti delle lavoratrici e dei lavoratori!

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