Rinnovo contratti funzioni locali e sanità. Librandi (UIL-FPL): fortemente preoccupati per lo stallo della trattativa e per la scarsità di risorse
I lavoratori e le lavoratrici delle autonomie locali e della sanità che dall’inizio della pandemia hanno lavorato senza sosta, con turni massacranti, spesso senza neanche dispositivi individuali di sicurezza adeguati all’emergenza, non sono solo eroi, ma lavoratrici e lavoratori da valorizzare anche con il rinnovo del contratto di lavoro, senza sbandierare la solita scusante ragionieristica per continuare a rimandare un adeguato riconoscimento professionale ed economico.
Aspettiamo ancora che al tavolo negoziale arrivino le risorse aggiuntive della legge di bilancio 2022, necessarie per sbloccare la contrattazione integrativa e per finanziare il nuovo ordinamento professionale e il sistema degli incarichi. L'atto di indirizzo, già bollinato, che sblocca le risorse aggiuntive per il contratto delle funzioni locali non è assolutamente soddisfacente, mentre è del tutto assente l'atto di indirizzo per il contratto della sanità. Non solo si tratta di risorse non appieno sufficienti, ma ancora non sono state rese esigibili!
Non vorremmo che questa fase di stallo nascondesse l’intenzione di qualcuno di decurtare ulteriormente le già scarse risorse dei fondi contrattuali per l'ordinamento professionale e per la contrattazione decentrata.
Chiediamo alla politica di battere subito un colpo a tutela dei dipendenti della sanità e delle autonomie locali che da ormai troppo tempo attendono un dignitoso e doveroso rinnovo contrattuale.
La UIL-FPL non è disposta ad accettare alcuna soluzione al ribasso rispetto ai sacrosanti diritti e attese di questi lavoratori!
Anche se al tavolo della trattativa, sono stati fatti importanti passi in avanti per ciò che concerne la parte normativa, per ciò che concerne l’aspetto economico, dopo uno sciopero generale del 16 Dicembre u.s., i sit-in davanti a tutte le Prefetture d’Italia e centinaia di iniziative su tutto il territorio nazionale ad oggi ci ritroviamo ad uno stallo inconcepibile e ad una totale ingiustizia per centinaia di migliaia di lavoratrici e lavoratori che aspettano il rinnovo di un contratto scaduto da più di tre anni.
Servono risposte urgenti e chiare senza le quali riprenderemo lo stato di agitazione indicendo tutte le iniziative di protesta, nessuna esclusa, fino a che non saranno create le condizioni per un dignitoso rinnovo contrattuale perché, lo diciamo chiaro e forte , noi non siamo disposti a barattare con le briciole la dignità del lavoro pubblico.