Contratti: Cgil Cisl Uil, firmata ipotesi rinnovo Uneba per Terzo Settore
Roma, 12 dicembre - Raggiunta l’ipotesi di accordo per il rinnovo del contratto Uneba, l’Unione nazionale istituzioni e iniziative di assistenza sociale, per il triennio giuridico 2017/2019. A darne notizia sono Fp Cgil, Cisl Fp, Fisascat Cisl, Uil Fpl e Uiltucs, aggiungendo che l’accordo, relativo ad una platea interessata di circa 50 mila lavoratrici e lavoratori, è stato raggiunto nella tarda serata di ieri 10 dicembre, al termine di una due giorni di trattativa no stop.
L’accordo, spiegano i sindacati, “ha un valore economico complessivo a regime di 80 euro sul livello 4S, di cui 70 euro di incremento tabellare per 14 mensilità, riparametrati per tutte le altre categorie e posizioni economiche, il che corrisponde a un incremento percentuale del 5,27% sul tabellare. La distribuzione e le decorrenze delle quantità economiche sono le seguenti: 20 euro sul salario tabellare al 1/01/2020; 30 euro sul salario tabellare al 1/12/2020; 30 euro, dalla firma del contratto, a disposizione della contrattazione integrativa di livello regionale”. Di questi ultimi, precisano ancora i sindacati, “20 euro sono destinati ad essere consolidati sul tabellare secondo le seguenti scadenze: in caso di accordo di secondo livello questa quota sarà consolidata in occasione del prossimo rinnovo contrattuale nazionale; in assenza di accordo di secondo livello, la quota sarà consolidata sul tabellare al 31/12/2021. Questo meccanismo, che incentiva lo sviluppo della contrattazione di secondo livello, garantisce comunque valori tabellari omogenei alla data del rinnovo del prossimo contratto”.
A tutto questo, inoltre, “si aggiunge una una-tantum per il periodo pregresso, pari a 100 euro complessivi sul livello 4S, riparametrati per tutte gli altri livelli, che sarà erogata in un’unica rata il 1 febbraio 2021. È previsto, inoltre, 1 euro in più sull’assistenza sanitaria integrativa dal 1/07/2020”. L’istituto degli scatti di anzianità, dal 1 giugno 2020 al 31 dicembre 2022, “sarà temporaneamente sospeso per essere oggetto di confronto nell’ambito di una commissione paritetica nazionale che dovrà ridefinirlo e rimodularlo per collegarlo all’effettiva crescita professionale, misurata in modo concreto e oggettivo; la commissione, che tra l’altro avrà il compito di strutturare definitivamente e di avviare la previdenza integrativa, nonché di riorganizzare il sistema dell’assistenza sanitaria integrativa, si riunirà entro sei mesi dalla firma del contratto e dovrà concludere i lavori entro il 31/12/2020”.
Tra gli elementi che maggiormente valorizzano il nuovo testo contrattuale, i sindacati sottolineano: “Il rafforzamento della contrattazione decentrata, il riconoscimento dei tempi di vestizione in orario di lavoro, l’introduzione della banca etica solidale (alla cui costituzione è destinata inizialmente una giornata di Rol), la previsione di una percentuale di stabilizzazione per i rapporti di lavoro a tempo determinato, la perimetrazione dei limiti dei contratti precari, lo sviluppo della conciliazione dei tempi di vita e di lavoro, la regolamentazione dell’assistenza domiciliare che prevede il riconoscimento dei tempi di spostamento come orario di lavoro”. Ora l’ipotesi di accordo dovrà essere sottoposta alla consultazione delle lavoratrici e dei lavoratori, da completarsi entro il 25 gennaio 2020.