Ferie al San Matteo. Ad agosto tagliato un letto ogni quattro
Estate in ospedale, dal 31 luglio al 27 agosto chiuderà un letto su quattro nei reparti di degenza del San Matteo, quasi cento posti letto. «Come ogni anno - spiegano dal San Matteo - d'estate diminuisce la domanda di salute. La riorganizzazione estiva è inoltre necessaria per consentire le ferie al personale del comparto». Restano aperte tutta l'estate - a differenza del passato - le tre strutture di Anestesia e Rianimazione (rispettivamente 8, 8 e 6 letti), l'unità coronarica (6), e le due chirurgie generali (36 letti più 36), ma anche le tre medicine, l'ostetricia, le cure palliative di Belgioioso. Regolare l'attività della radioterapia oncologica, dell'endoscopia digestiva e della medicina nucleare, mentre chiude la degenza ordinaria della dermatologia e delle cure subacute a Belgioioso. Tagliati sei letti in cardiochirurgia e cardiologia, 10 a oncologia, 11 in pediatria, 20 a Malattie infettive, 15 a malattie dell'apparato respiratorio, sospensione dei piccoli interventi a oculistica. Meno letti anche a oncoematologia pediatrica e per i trapianti, 16 posti in meno a ortopedia, sette in meno a ginecologia, riduzione delle sedute operatorie sia al Dea che nel blocco della Cardiochirurgia-senologia. «Garantita in gran parte la disponibilità dei letti in day hospital - spiegano dal San Matteo - l'attività sarà chiusa soltanto in urologia e ridotta del 30% in oncologia».
«La riorganizzazione estiva è una boccata di ossigeno, l'unico sbocco rimasto per consentire al personale di fare ferie - spiega Domenico Mogavino della Cisl - vista la carenza cronica di infermieri e la scarsa organizzazione». «Come ogni anno per permettere al personale di fruire delle ferie la soluzione è tagliare i servizi ai cittadini - commenta Patrizia Sturini, Cgil - Una situazione che peggiora ogni anno a causa del continuo taglio dei fondi per il personale nella sanità. Il personale è carente e alcuni reparti non hanno ancora potuto attivare la turnazione europea». «Le chiusure estive sono una panacea - spiega Andrea Boggiani, Fials - il problema sarà a settembre: se permane la penuria di infermieri, Oss e ostetriche i posti letto non potranno riaprire».
«Le chiusure sono in linea con quelle del 2016 - spiega Susanna Cellari, Uil - a parte la medicina che l'anno scorso aveva ridotto di 18 posti letto invece quest'anno resta aperta. Maa fronte dell'assunzione a tempo indeterminato, dal 15 dicembre 2016, di 86 infermieri, 10 ostetriche, 10 oss e 17 tecnici da inizio anno 15 infermieri si sono dimessi, 10 infermiere sono in maternità, altri 10 sono in aspettativa, 5 ostetriche sono in maternità, così come diversi oss, infermieri generici, operatori sanitari, tecnici e altri profili hanno cessato il servizio per pensionamento e non sono mai stati sostituiti. Regione Lombardia con le sue restrizioni e vicoli rende impossibile sostituire maternità e aspettative retribuite, perché eccedono rispetto al budget assegnato. Questi vincoli non consentono di far lavorare il personale in sicurezza, costretto a turni massacranti irrispettosi della normativa europea e al San Matteo la qualità dell'assistenza è ancora alta solo grazie allo spirito di abnegazione e al grande senso di responsabilità degli operatori che ci lavorano».
di Anna Ghezzi
Fonte: La Provincia Pavese - 14 luglio 2017