San Matteo: carenza di personale inaccettabile!!!
Sembrerebbe incoerente, a fronte dell’assunzione a tempo indeterminato, dal 15.12.2016, di 86 Infermieri, 10 Ostetriche, 10 OSS e 17 TSLB, titolare il comunicato con queste parole, ma è così!
Infatti, a fronte dell’assunzione di 123 operatori di vario profilo, ci si dimentica che da inizio anno 15 Infermieri si sono dimessi, 10 infermiere sono a casa in maternità, altri 10 sono in aspettativa per incarichi presso altre aziende, 5 Ostetriche sono a casa in maternità, così come diversi OSS, Infermieri Generici, Op. Sanitari di II° categoria, Operatori Tecnici e altri profili hanno cessato il servizio per pensionamento e non sono mai stati sostituiti.
A conti fatti, prendendo in considerazione il numero degli entrati e quello degli usciti dal servizio, i reali numeri sulle assunzioni non sono realistici e l’attuale carenza di personale è ormai di nuovo evidente in molte realtà del San Matteo.
Solo per citare alcuni esempi, in Patologia Neonatale mancano 10 Infermieri e 2 OSS, in Oncoematologia Pediatrica e in Ematologia mancano 4 Infermieri, in Ortopedia mancano 3 Infermieri, in Chirurgia Vascolare, MAR, Cardiologia e Ginecologia mancano 2 Infermieri, la Medicina II° e l’Otorino vivono una situazione precaria.
L’Ostetricia da tempo immemorabile vive una situazione drammatica, con una carenza, nonostante le assunzioni di 5 Ostetriche, che costringe il poco personale presente a turnazioni pesantissime, con 30/40 ore straordinarie al mese ad operatore, senza comunque garantire una copertura numericamente adeguata per la tipologia di assistenza da garantire. Sempre i merito al personale ostetrico, anche la situazione in Sala Parto non è delle migliori.
Anche la carenza degli OSS è drammatica, ne mancano infatti almeno 30 per poter dare respiro alle varie unità operative.
Se i reparti sopra citati sono decisamente in difficoltà, a parte qualche rara eccezione, anche le restanti unità operative spesso non hanno organici adeguati per garantire una turnazione europea VERA.
Complice di tutta questa drammatica situazione è Regione Lombardia, che con le sue restrizioni e vicoli assunzionali non consente il superamento del budget autorizzato alle aziende per il reclutamento del personale necessario, questo comporta l’impossibilità per il San Matteo di sostituire maternità e aspettative retribuite, perché comportando un doppio costo, eccederebbero rispetto al budget assegnato.
Questi vincoli non consentono di far lavorare il personale in sicurezza, costretto a turni massacranti irrispettosi della normativa europea e al San Matteo la qualità dell’assistenza è ancora alta solo grazie allo spirito di abnegazione e al grande senso di responsabilità degli operatori che ci lavorano.
Siamo coscienti del fatto che questa Amministrazione si è fortemente impegnata ad assumere tanto personale, ma si può e si deve fare di più per il bene del nostro ospedale, degli utenti e degli operatori, infatti tutte le aspettative non retribuite possono essere sostituite a costo zero, non incidendo sul budget assegnato, chiediamo pertanto un maggiore sforzo ai vertici aziendali, dimostrateci che la pensate come noi!