Presidio di Belgioioso: Pazienti tutti dimessi personale messo in ferie
È chiuso il reparto per sub acuti. I pazienti sono stati tutti dimessi e il personale, 4 medici e 16 tra infermieri e operatori socio sanitari, sono in ferie. E lo resteranno fino al primo agosto, quando riprenderanno servizio a Pavia, nell'ex clinica Intramoenia.
Ora, fa sapere Mimmo Galeppi della Uil, «siamo in attesa della bozza di accordo per la tutela del personale, come stabilito con la direzione generale nell'ultimo incontro».
Direzione generale che alle organizzazioni sindacali ha ribadito l'impegno di chiedere a Regione Lombardia i fondi necessari alla ristrutturazione di una struttura semplice che conta 20 posti letto e che è da mettere in sicurezza. Con un intervento da circa 1 milione di euro. Lavori indispensabili per valorizzare «un presidio che rappresenta un tassello importante nel sistema sanitario provinciale», aveva detto il direttore generale Nunzio Del Sorbo. L'intenzione è quello di potenziarlo migliorando la struttura delle cure palliative e pensando anche all'apertura di un Cal, Centro di assistenza limitata.
«Nell'ultimo incontro - dice Marco Grignani, Uil - ci è stato comunicato che si sta valutando l'ipotesi di apertura di nuovi servizi con Ats. Auspichiamo che riapra dopo una radicale ristrutturazione. Non siamo disposti ad accettare che il presidio venga abbandonato». Paola Sturini, Cgil, sottolinea la necessità, da parte del policlinico, di osservare il diritto di prelazione per i dipendenti, consentendo loro di ritornare presso la struttura di Belgioioso». «Ci sono già 2 pensionamento, previsti per il primo agosto e il primo novembre e i lavoratori interessati possono fare domanda di trasferimento».
Ma la chiusura del presidio apre uno scontro tra l'ex sindaco Fabio Zucca e l'attuale sindaco Francesca Rogato. «Non ha ancora convocato il Consiglio aperto e non si rende conto che questo è il primo passo di una chiusura». Replica Rogato: «Abbiamo già incontrato il San Matteo e parlato con l'assessore Gallera. Manteniamo gli impegni presi, il Consiglio si farà e stiamo facendo tutto il necessario. Perché questo è un dovere verso i cittadini».
Fonte: La Provincia Pavese - 02 giugno 2017