Azienda Ospedaliera: Ospedale Stradella Reparti accorpati per smaltire le ferie

Azienda Ospedaliera: Ospedale Stradella Reparti accorpati per smaltire le ferie

Azienda Ospedaliera: Ospedale Stradella Reparti accorpati per smaltire le ferie

Riuniti Chirurgia e Ortopedia, «tagliati» 19 posti letto. I sindacati: «Non basta». Pazienti a rischio trasferimenti.

Scattano gli accorpamenti di reparti all’ospedale di Stradella per consentire al personale di recuperare ferie arretrate ed evitare l’accumulo di straordinari. Ma il provvedimento non manca di suscitare polemiche, anche perchè i posti letto potrebbero essere insufficienti ad ospitare i pazienti di Medicina, reparto che ad agosto è affollato di anziani, costringendo i medesimi con le famiglie a trasferimenti forzati in altri ospedali pavesi: non solo quello, vicino, di Voghera, ma anche le unità più lontane, come Vigevano e Mortara.

Entrerà in vigore ad agosto la decisione adottata dall’Azienda ospedaliera anche per l’ospedale stradellino. Sono due le divisioni interessate: a partire dal 1° agosto Chirurgia e Ortopedia saranno accorpate riducendo così i posti letto a 30, per la precisione 20 nel primo reparto e 10 nel secondo. Così facendo i letti a disposizione diminuiranno di 19, perchè a regime Chirugia ne conta 30 e Ortopedia 19. Non saranno toccati, invece, altri reparti, come, ad esempio, Ostetricia-Ginecologia, che invece nell’estate dello scorso anno era stato ridimensionato.

«Questo piano è insufficiente», dicono i sindacati, che chiedevano di più. In prima fila c’è la Uil, che punta il dito contro «un piano accorpamenti arrivato troppo tardi». «L’azienda avrebbe potuto fare qualcosa di diverso – sottolinea Andrea Galeppi, segretario Uil Fpl Pavia –. Secondo noi i problemi non sono affatto risolti, comunque si accumuleranno ferie. L’Azienda ha annunciato che arriverà nuovo personale, noi l’avevamo chiesto e staremo a vedere. Comunque, al momento il problema non è sanato, e in ogni caso il piano accorpamenti non si fa a maggio. Ci si muove prima».

Nel contempo resta il rischio che, con la riduzione prevista, i posti letto non siano sufficienti per l’ospedale di Stradella, al punto da dover trasferire, in caso di emergenza, i pazienti in altri ospedali. Il problema delle ferie a arretrate e degli straordinari all’ospedale stradellino si trascina da mesi. All’apertura della nuova stagione estiva si è riproposto con urgenza il problema di come consentire ai dipendenti di andare in ferie. Il rischio per il personale era quello di lavorare ben di più: anche 48 ore settimanali anzichè 36 (come previsto nel caso di organico normale) o 42, se mancasse una sola persona in reparto. A ciò va aggiunto il fatto che in Chirurgia mancano due infermieri professionali sul turno delle 24 ore, e una ambulatoriale; in Medicina servono due infermieri in più, e nel contempo quattro hanno chiesto le 150 ore che la legge prevede per il diritto allo studio; la nursery necessita di un infermiere turnista sulle 24 ore, mentre in Traumatologia, serve un ausiliario per i trasporti interni. Infine c’è la carenza di organico agli sportelli.

«Il personale in attività, proprio perchè insufficiente, è costretto a turni massacranti – conclude la Uil –. Quello di sala operatoria normalmente svolge 13-14 turni di reperibilità al mese contro i 6 previsti dalla Regione. La media degli straordinari 2014 da smaltire è compresa tra 90 e 150 ore per operatore».

di Donatella Zorzetto

Fonte: La Provincia Pavese - 11 giugno 2015

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