Mondino: braccio di ferro sul piano di salvataggio

Mondino: braccio di ferro sul piano di salvataggio

Mondino: braccio di ferro sul piano di salvataggio

L’ultimatum della Uil: «Ci diano subito garanzie per il futuro o sarà sciopero». Debiti per 1.2 milioni, un piano industriale promesso 6 mesi fa e mai presentato.

L’ultimo incontro tra vertici della fondazione Mondino e i sindacati risale al 15 gennaio scorso. Allora il presidente, il rettore Fabio Rugge, ufficializzò un debito a bilancio 2015 di 1.260.000 euro. Poi tutto si è bloccato. Nel senso che il piano industriale promesso in quella sede dal vice, professor Livio Ronconi, non è stato presentato.

Per questo ora entra in scena il sindacato: la Uil si dice preoccupata del silenzio di questi mesi, preoccupata per un debito che permane e un futuro economico-strategico che la fondazione non ha disegnato. Ciò potrebbe, secondo i rappresentanti dei lavoratori, «avere ripercussioni sugli stessi operatori sella struttura, che potrebbero vedersi costretti a subire tagli in busta paga.

Per questo, dopo sollecitazioni inviate alla fondazione, ora la Uil pone un ultimatum a Rugge e Tronconi: «Se il piano industriale non verrà presentato al più presto sarà indetta un’assemblea sindacale per l’apertura dello stato di agitazione, che potrebbe portare anche nello sciopero».

«Oggi ci troviamo in una situazione in cui i lavoratori della fondazione Mondino, che sono i protagonisti di questa eccellente struttura, vogliono avere garanzie sul proprio futuro – sottolinea Mimmo Galeppi, segretario generale Uil Fpl Pavia –. E ricordiamo che se questa struttura ha un ruolo strategico nel contesto sanitario, non solo lombardo, lo si deve innanzitutto a loro, che con professionalità, adeguatezza e puntualità garantiscono i servizi. Ed è per questo che crediamo necessario definire a breve la situazione contrattuale dei dipendenti, non solo l’aspetto economico ma in particolare sotto il profilo giuridico, per dare a tutti la certezza dei propri doveri e diritti».

«Pertanto – conclude Galeppi – crediamo sia il momento, visto l’impegno preso dal professor Tronconi, di presentare il piano industriale, impegno preso per l’aprile scorso e non ancora mantenuto, facendo passare tempo utile per il risanamento dell’azienda».

di Donatella Zorzetto

Fonte: La Provincia Pavese - 24 luglio 2016

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