Cgil Cisl Uil a Madia: “La vera sfida sono contratto e riorganizzazione”

Cgil Cisl Uil a Madia: “La vera sfida sono contratto e riorganizzazione”

Cgil Cisl Uil a Madia: “La vera sfida sono contratto e riorganizzazione”

“La vera sfida sono i contratti fermi da quasi 6 anni e la riorganizzazione partecipata della Pa”, così Rossana Dettori, Giovanni Faverin, Giovanni Torluccio e Benedetto Attili – segretari generali di Fp-Cgil Cisl-Fp Uil-Fpl e Uil-Pa – rispondono all’intervista del ministro Marianna Madia pubblicata oggi da Il Foglio.

“Oggi è l’ultimo giorno di voto per il rinnovo delle Rsu in tutti i posti di lavoro pubblici, con oltre 2,4 milioni di dipendenti coinvolti. La massiccia affluenza alle urne registrata finora è una prova evidente della grande voglia dei lavoratori pubblici di essere protagonisti delle riforme”, sottolineano i quattro segretari in una nota, “A fronte di questo è del tutto fuori luogo la provocazione della ministra sulla fine della concertazione. Arroganza gratuita. Anche perché, quale grande innovazione ha portato questo governo? Tweet a parte, su contratti, competenze e qualità dei servizi non è cambiato niente. E se non fosse chiaro, in queste ore il ministro potrebbe averne un’idea facendo un giro negli oltre 12mila seggi elettorali”.

“La verità è che sulle province si parla di esuberi prima di avere un progetto di rete di servizi, si fanno numeri prima di aver mappato le professionalità, si definisce “storica” un’operazione che di storico ha solo il caos che lascia a lavoratori e cittadini”, ribadiscono Dettori, Faverin, Torluccio e Attili. “Per non parlare delle tabelle di equiparazione: di governi e di tecnici in questi anni ne abbiamo visti parecchi, ma i risultati? E poi c’è il turn-over fasullo, la semplificazione sempre rimandata, l’eterno ritornello dei licenziamenti: meglio occuparsi dei 112mila precari della Pa lasciati senza certezze”.

“Da questo governo, così come dai sindaci e dai governatori, i lavoratori si aspettano un vero cambio di passo”, concludono i segretari di Fp-Cgil Cisl-Fp Uil-Fpl e Uil-Pa. “ma soprattutto si aspettano quel coinvolgimento e quel riconoscimento che una politica arrogante cerca di togliere loro. La partecipazione è l’unica leva del cambiamento nell’interesse di lavoratori, cittadini e imprese”.

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