Caso Maugeri: il 15 settembre si apre la trattativa per il risanamento dei conti

Caso Maugeri: il 15 settembre si apre la trattativa per il risanamento dei conti

Caso Maugeri: il 15 settembre si apre la trattativa per il risanamento dei conti

Un incontro coincitato quello dello scorso 3 settembre tenutosi presso la sede centrale di Pavia, tutte le sigle sindacali rappresentative presso la Fondazione Maugeri hanno inviato i propri dirigenti dalle varie regioni d'Italia per discutere sulla possibilità di aprire una profiqua trattativa con i vertici della Fondazione che, lo scorso 4 luglio, avevano comunicato la disdetta dell'attuale contratto della sanità pubblica e della contrattazione integrativa per risanare i conti in rosso della Maugeri.

Dopo aver illustrato la situazione economico finanziaria in cui versa attualmente la fondazione, l'intenzione del direttore generale Fabrizio De Matthaeis era di proseguire con la disdetta del contratto pubblico e l'applicazione del contratto della sanità privata.

Immediata e univoca è stata la risposta delle organizzazioni sindacali che hanno rigettato tale proposta e richiesto di aprire un tavolo di trattativa per ricercare altri metodi per recuperare il disavanzo della Fondazione. - «E' inammissibile che a pagare siano esclusivamente i lavoratori. Riteniamo ci siamo altre strade da percorrere per recuperare il disavanzo» - dicono i sindacati - «soprattutto quando vengono spesi circa 7milioni di euro per consulenze e guardie mediche».

L'incontro si è concluso con un apertura da parte del direttore generale Fabrizio De Matthaeis che ha sottoscritto la disponibilità all'apertura di una trattativa per ricercare soluzioni alternative a quanto prospettato dalla Fondazione. (VEDI LA DICHIARAZIONE)

La trattativa si aprirà il prossimo 15 settembre presso la sede centrale di Pavia.

Nel frattempo la raccolta firme per la petizione popolare promossa dai lavoratori della Fondazione è arrivata a ben 30.000 firme e i lavoratori hanno ringraziato la cittadinanza con uno striscione.

In allegato il comunicato stampa di FP CGIL, CISL FP e UIL FPL.

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